Napoli

All'ombra del Vesuvio, Napoli incanta, affascina, emoziona! Non si può rimanere indifferenti alla carica emotiva che sprigiona questa città! Ha un quid in più che la rende diversa ed unica!
E' stata la città che forse, più di altre, ha impresso un segno del suo essere in quegli aspetti che all'estero rimandano inevitabilmente all'Italia. Pensiamo alla pizza, alla pasta, al ragù, alla pastiera, al babà, alla tarantella, alle canzoni napoletane, al teatro napoletano, alla tipica comicità napoletana, alla maschera di Pulcinella!
Nata come colonia greca (Neapolis), per ben otto secoli è stata la capitale dell'Italia meridionale e della Sicilia. Un simile passato da protagonista si rispecchia chiaramente nel centro storico della città, dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità nel 1995. Un centro storico talmente grande - il più grande d'Europa - e talmente ricco (Napoli nel '700 contava qualcosa come 500 cupole, oggi sono un centinaio in meno anche a causa dei bombardamenti della Seconda guerra mondiale: comunque resta la città con il più alto numero di chiese monumentali al mondo) che è affascinante perdersi al suo interno, rapiti dai vicoli dei quartieri più popolari, dai profili dei palazzi storici, dagli innumerevoli segni della devozione religiosa, rigorosamente tutti in stile barocco.
Se il lungomare Caracciolo e via Partenope sono la passeggiata principale dei napoletani (fino a Castel dell'Ovo), piazza Plebiscito è il cuore pulsante della città, il luogo dei grandi raduni dei napoletani: proprio sulla piazza si affaccia il Palazzo Reale, fulcro del potere a Napoli sin dal 1600.
Alle sue spalle, Castel Nuovo, meglio noto come il Maschio Angioino, che domina piazza Municipio.
E proprio dietro al Municipio si trova via Toledo, a ovest della quale si sviluppa il dedalo dei Quartieri Spagnoli, noti come una delle zone "più napoletane" della città.
Così come, del resto, la contigua Spaccanapoli, uno dei quartieri - tra l'altro - più ricchi di chiese: una fra tutte, Santa Chiara, con l'annesso chiostro delle clarisse, realizzati nel 1300.
Al fianco di San Lorenzo Maggiore (frequentata anche dal Boccaccio, mentre il Petrarca dimorò nell'annesso convento) si dipana via dei Tribunali, intersecata tra l'altro da via del Duomo: eretto in un luogo che ospitava un edificio di culto sin dal quarto secolo, il Duomo è stato soggetto a successivi restauri e rimaneggiamenti: comunque, i portali risalgono al 1400 e l'interno ospita la chiesa di Santa Restituta, una delle basiliche paleocristiane sulle quali si poggia.
E dall'alto i quartieri storici della città sono dominati dalla collina del Vomero, una città nella città.
Ma non si possono certo poi tralasciare i musei che arricchiscono Napoli, a iniziare dal Museo archeologico nazionale e dalla Reggia di Capodimonte, in collina, che conserva una splendida e unica collezione di porcellane. E poi non si possono perdere il monastero dei Girolamini, il conservatorio di musica di San Pietro a Maiella, il Pio Monte della Misericordia (con la sua famosa galleria d'arte), la cappella di San Severo, in cui è custodita la misteriosa statua del Cristo velato.
Nel ventre della città sono poi da visitare anche le Catacombe di San Gennaro, il complesso cimiteriale più importante del sud Italia sia per vetustà (risalgono al secondo secolo) sia per gli affreschi che ospita, risalenti fino al decimo secolo.
A proposito di San Gennaro, il santo patrono per eccellenza: il suo sangue venne raccolto in una ampolla e tre volte all'anno - il 19 settembre, il sabato precedente alla prima domenica di maggio e il 16 dicembre - si compie, nel duomo, il "miracolo" del sangue, che si scioglie per poi ricoagularsi.