Ravello

Fondata da una colonia di nobili patrizi nel VI sec. d.C., Ravello era nota già al Boccaccio che ne decantò le bellezze artistiche e paesaggistiche nella quarta novella della seconda giornata del Decamerone, rendendo immortale la fama di Landolfo Rufolo.
In effetti Ravello è una delle mete più ambite della Costiera Amalfitana. Situata su uno sperone roccioso a 350 metri s.l.m., in posizione panoramicissima, è un vero e proprio gioiello di arte e cultura, in cui uno spiccato senso di ospitalità vive armonicamente con un'atmosfera di rara tranquillità. Il tutto circondati da meraviglie architettoniche dense di storia e ricordi del passato.
A cominciare da Villa Rufolo, risalente al XIII secolo, realizzata su una preesistente struttura romana e che con la sua torre alta 30 metri domina piazza Duomo. Dai chiari influssi arabeggianti (basti pensare al famosissimo chiostro moresco), si articola in tre piani e la struttura centrale è costituita da una cappella con volte a botti ed un'ampia sala da pranzo. Ma è dai curatissimi giardini a strapiombo sul mare che Richard Wagner esclamò "Il magico giardino di Klingsor è trovato". Qui, ogni anno, si celebra il rinomato festival wagneriano.
Il Duomo di San Pantaleone, risalente all'XI secolo, è menzionato nell'elenco dei Monumenti Nazionali. In prevalente stile romanico, la facciata è arricchita da un pregevole portale in bronzo con formelle, realizzate da Barisano da Trani. All'interno è una mirabile fusione di elementi barocchi, arabi e bizantini: sarcofagi, dipinti, un elegante pulpito in marmo del XIII secolo, un ambone con mosaici del XII secolo e l'ampolla che custodisce il sangue del Santo patrono.
Il complesso monumentale di San Francesco fu fondato, secondo la tradizione, dallo stesso Santo di Assisi, durante il suo viaggio ad Amalfi per venerare le spoglie di Sant'Andrea. In origine fu realizzato in stile gotico; successivamente subì rimaneggiamenti barocchi.
Menzioniamo, ancora, la chiesa ed il Monastero di Santa Chiara, in stile romanico e risalente al XIII secolo, la Chiesa di San Giovanni del Toro, risalente al X secolo con un prezioso ambone del XII secolo, la Chiesa di Santa Maria a Gradillo, di chiara impronta moresca, Villa Cimbrone, edificio eclettico dal celeberrimo Belvedere dell'Infinito, Villa la Rondinaia (residenza, fino a pochi anni fa, dello scrittore statunitense Gore Vidal), aggrappata allo sperone roccioso a strapiombo sul mare, Palazzo Sasso, dallo stile arabeggiante, e Palazzo Confalone, risalente al XIII secolo.
Nel secondo dopoguerra hanno alloggiato in ville di Ravello vari artisti e letterati di livello internazionale, come lo scrittore Gore Vidal, e politici come il presidente francese Mitterrand e quello statunitense J. F. Kennedy. Ma questa consuetudine di visitatori illustri, artisti, musicisti, attori è continuata (e - potremmo dire - continua) ininterrottamente. L'elenco: V. Woolf, J. M. Keynes, A. Gide, E. Grieg, D. H. Lawrence, M. C. Escher, P. Valery, L. Stokowsky, G. Garbo, I. Strawinsky, G. Greene, E. de Filippo, T. Capote, J. Huston, H. Bogart, G. Sanders, M. Rostand, C. Malaparte, W. Churchill, Ingrid Bergman, R. Rossellini, E. Vedova, Totò, F. Fellini, V. Gassman, R. Schneider, C. Alvaro, B. Streisand, U. Ughi, L. Bernstein, G. Spadolini, D. Rea, Z. Metha, P. O'Toole.